Mostra personale di GIORGIO GIRAUDI

“LA COMUNICAZIONE ARTISTICA TRA UMANE VISIONI E ONIRICHE REALTÀ”

La Divisione ARTE di Torino Castello è lieta di ospitare una rassegna di oltre quaranta opere del pittore e scultore piemontese Giorgio Giraudi.
Nato a Torino nel 1936, tra i suoi riferimenti culturali spiccano l’astrazione geometrica e l’informale, il futurismo, il gusto del post moderno e l’«art brut» di J. Dubuffet.
Gli anni Settanta sono rappresentati dai lavori tridimensionali, mentre intorno al 1984 avviene la svolta verso le due dimensioni del supporto pittorico, in un’espansione della policromia che lo porterà alle sculture lignee del 1995 che evidenziano una prorompente immediatezza compositiva, tipica di chi possiede una capacità artistica estranea agli schemi dell’ordine razionale dei pensieri moderni.
Le opere di Giorgio Giraudi sono inserite nel Catalogo d’Arte Moderna dell’Editoriale Giorgio Mondadori, della De Agostini, nell’Annuario Comed, nei volumi “I giudizi di Sgarbi” e “Catalogo degli Scultori Italiani” editi da Giorgio Mondadori ed hanno scritto di Lui i più noti critici e giornalisti di settore.
Giorgio Giraudi è “un esternatore dell’immaginario, un fantastico interprete della visionarietà quotidiana e un puntuale codificatore della lingua artistica ‘parlata’” (L. Cabutti, Nel mare infinito dell’arte, 1996).
“Sia in pittura che in scultura Giraudi mostra una capacità tecnica che continuamente si evolve per piegarsi alle motivazioni e alle urgenze di diversi momenti espressivi. Ma è certo che i suoi documenti pittorici e plastici sono il risultato d’incursioni nel mondo del sogno, e che egli ha il potere di tradurre il mondo dei simboli onirici in una narrazione che concretizza un altrove del tutto riconoscibile”. (Vittorio Sgarbi. Tratto da “I giudizi di Sgarbi” Editoriale Giorgio Mondadori, 2005).
Scrive Angelo Mistrangelo, concludendo il suo testo in catalogo: “Giraudi opera all’insegna di una strenua energia, di una indagine intorno ai mali del nostro tempo, che propone mediante l’impiego di un colore grumoso, a volte più disteso e limpido, contraddistinto dai giallo-ocra, dai verdi, dai blu, dai rossi. Pittura e denuncia, quindi, sono gli elementi del suo dettato”.
Questa mostra rappresenta un’occasione unica per conoscere da vicino un uomo piuttosto introverso ma ricco di umanità e capacità di espressione in uno spazio prestigioso e polivalente come il Tower Center di Torino Castello Divisione Arte che accoglie i torinesi e gli artisti di tutto il mondo accomunati dalla passione per l’arte e per la cultura.